Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione” – Nikola Tesla.

Nell‟universo tutto vibra. Anche l‟essere umano è interessato da questa realtà, che si manifesta fuori e dentro di lui. La vibrazione è una forza vitale. Per quanto riguarda l‟uomo, la vibrazione si deve suddividere in due aree fondamentali: la vibrazione beneficae la vibrazione nociva.
Il termine vibrazione si riferisce in particolare a un’oscillazione meccanica attorno ad un punto d’equilibrio.
L’oscillazione può essere periodica come il moto di un pendolo oppure casuale come il movimento di una gomma su una strada asfaltata; l’unità di misura della frequenza per le oscillazioni periodiche è l’hertz che corrisponde a quante volte, in un secondo, si ripresenta la stessa configurazione.

Le vibrazioni rappresentano un fenomeno desiderato in molti casi. Ad esempio nel funzionamento del diapason, e di molti strumenti musicali, o nei coni degli altoparlanti, necessari per il corretto funzionamento dei vari oggetti che li utilizzano. Più spesso, però, le vibrazioni non sono desiderate.
Possono infatti disperdere energia e creare suoni e rumori indesiderati. Ad esempio, nel funzionamento delle automobili e dei motori in generale.
Gli studi sul suono e sulle varie vibrazioni sono strettamente collegati. I suoni, onde di pressione, sono generati da strutture vibranti (ad esempio le corde vocali) e le onde di pressione possono generare vibrazione di strutture. Quindi, quando si prova a ridurre un rumore, il problema è ridurre la vibrazione che lo provoca.

Nella infinita gamma delle vibrazioni, la percezione dell‟uomo si colloca in una fascia che va dalla Esterocezione, attraverso le frequenze della sensorialità (i cinque sensi), alla Propriocezione, attraverso le frequenze di risonanza delle proprie cellule e dei propri organi. Le sollecitazioni della vita e le vibrazioni che da esse derivano influenzano in modo tangibile lo stato del benessere e della salute. Fra quelle negative possiamo considerare ad esempio lo stress (introcezione) e il rumore (esterocezione).
Fin dai tempi antichi è conosciuto il valore della terapia vibrazionale. Essa è stata applicata attraverso i suoni, i battimenti di oggetti sul corpo e gli effetti visivi attraverso i colori.
Nell‟ultimo decennio la scienza, attraverso la ricerca, è riuscita a dare un volto di approccio terapeutico alla vibrazione meccanica con grandi riscontri positivi per la salute dell‟uomo. La vibrazione meccanica ha aperto le porte alla vera terapia globale sull‟essere umano.
“In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio…” leggiamo nel Vangelo secondo Giovanni. Siamo stati educati a interpretare il termine Verbo come “parola”, ma altre traduzioni e tradizioni (più antiche e non meno importanti di quella cristiana) ci rivelano che il Verbo usato dall’evangelista Giovanni in realtà coinciderebbe con il Suono, quale strumento capace di mettere in moto e in ordine i componenti inerti dell’universo e di costruire, con la vibrazione, il Creato.
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Anche la fisica moderna, con la teoria delle stringhe vibranti all’origine della materia, non fa altro che allinearsi a questa visione. Secondo il paradigma del “modello standard”, adottato in larga parte dai fisici per descrivere l’architettura dell’Universo, la materia è composta da varie particelle, corpuscoli puntiformi indivisibili, come ad esempio i quark, che si combinano in vari modi giungendo a formare protoni, neutroni e l’ampia gamma di particelle e di molecole che costituiscono l’Universo.
La moderna teoria delle stringhe non nega il ruolo essenziale di queste particelle, ma ritiene che esse non siano puntiformi, ma siano costituite da un sottile filamento di energia, centinaia di miliardi di volte più piccolo di un nucleo atomico. Un filamento di energia che è paragonabile a una cordicella, come quella di un violino o di una chitarra, in continua vibrazione. Così come una corda di violino può vibrare in modi diversi producendo differenti note musicali, anche i filamenti della teoria delle stringhe possono vibrare in più modi producendo, a seconda dell’intensità, particelle con massa e proprietà diverse tra di loro.
Ciò che accomuna la visione moderna della teoria delle stringhe a quella cosmologica delle antiche civiltà, che abbiamo visto in precedenza, è il fatto di considerare la vibrazione alla base della Creazione. Non c’è da stupirsi: la vita stessa emana frequenze, in ogni sua forma, sia essa colore, luce, suono, materia, DNA , emozione o pensiero.

Tutto è vibrazione. Quest’affermazione si è perduta nel tempo, ma già Pitagora se ne faceva portavoce: “Anche ciò che sembra inerte come una pietra possiede una certa frequenza di vibrazioni”.

E sentite cosa diceva il fisico Max Planck: “Avendo consacrato tutta la mia vita alla Scienza più razionale possibile, lo studio della materia, posso dirvi almeno questo a proposito delle mie ricerche sull’atomo: la materia come tale non esiste! Tutta la materia non esiste che in virtù di una forza che fa vibrare le particelle e mantiene questo minuscolo sistema solare dell’atomo.”

E’ quello che dice la Legge della Risonanza secondo cui attiriamo nella nostra esistenza situazioni e persone che “vibrano” alla nostra stessa frequenza, che sono in risonanza, appunto, con il nostro campo energetico. Cosa vuol dire? Il significato è sostanzialmente che due cose simili si attirano e si amplificano. Due cose differenti si respingono. Questa legge è sempre attiva e il concetto che veicola è che ogni situazione viene attratta e creata da noi. Questo non avviene, ovviamente, attraverso la nostra parte cosciente, ma nel nostro inconscio (quella parte della nostra psiche che ha una vita propria e si esprime, per esempio, attraverso i sogni) e ciò legittima il fatto che nessuno vuole consapevolmente attirare a sé eventi negativi. La legge della Risonanza, o dell’ attrazione, fa parte delle 7 leggi universali, alcune abbastanza conosciute come per esempio quella di causa ed effetto, che dice che” ogni azione genera un’energia stabilita, che con la stessa intensità ritorna al punto d’origine”.

La Fisica Quantistica ci spiega che l’universo è uno spazio di infine possibilità e che i nostri pensieri sono potenziali realtà che potrebbero avverarsi. Tutto è collegato, tutto è connesso e il caso non esiste. La legge dell’attrazione ci conferma proprio questo, che siamo responsabili della nostra vita al 100%, che l’energia si dirige dove poniamo la nostra attenzione, che attraiamo gli eventi e le persone che sono sulla nostra stessa lunghezza d’onda, in coerenza con il nostro campo magnetico. Inoltre, secondo questo codice universale, un’ altissima percentuale (oltre il 90%) di ciò che siamo come pensieri, desideri e convinzioni alberga nel nostro inconscio e ciò che arriva nella nostra vita corrisponde solo a ciò che ci è destinato. Quest’ultimo punto è importante per accettare che non otterremo sempre quello che vogliamo a livello cosciente e che attrarremo, invece, quello su cui si focalizza la nostra anima, il nostro profondo e non il nostro ego. E’ necessario collocarsi in una posizione di apertura e fiducia che ci mette in risonanza con ciò che siamo veramente spostandoci da quell’altra che, invece, ci fa fare richieste coscienti e, spesso, non corrispondenti a quello a cui siamo destinati. La Legge della Risonanza non è una tecnica, la bacchetta magica non c’entra e una questione energetica che ci porta a ricevere quello che è veramente il bene per noi. Il “chiedere, credere e ricevere” deve corrispondere ad un profondo contatto con noi stessi e deve superare molte di quelle convinzioni limitanti che gestiscono la nostra vita. Prendendoci cura dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e cercando di capire ciò che veramente siamo, le nostre frequenze capteranno le vibrazioni in piena risonanza con il nostro io, quello vero, e attrarranno persone e cose in sintonia con noi e ciò a cui siamo davvero destinati.

“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica”. Albert Einstein

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